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Come scrivere un buon comunicato stampa (Prima parte)

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Mettere in piedi una strategia di ufficio stampa a lungo termine paga sempre, anche se non sempre, soprattutto nel primo periodo, i comunicati che invierete verranno pubblicati. Ma la vostra azienda o l’ente per cui lavorate sicuramente ne guadagneranno nella misura in cui, come tutte le cose, da parte vostra ci sarà costanza.

Ma veniamo a come scrivere un comunicato stampa e, soprattutto, come presentarlo ed inviarlo dato che in giro c’è un po’ di tutto. Se l’obiettivo è quello di essere pubblicati ecco alcune semplici regole da seguire.

Che cosa è e che cosa non è un comunicato stampa

L’errore più comune quando ci si approccia ad argomenti del genere è quello di non distinguere le varie forme testuali tra di loro. Il comunicato stampa non è un articolo di giornale ma potete scriverlo come se lo fosse, in questo modo avvantaggerete di non poco giornalisti e blogger a cui lo invierete.

Il comunicato stampa non è un testo autoreferenziale (e neanche una marketta commerciale), ma neanche un redazionale e deve rispondere a delle “regole” ben precise del mondo dello stampa.

Come scrivere un comunicato stampa

Il comunicato stampa è composto da 4 parti di cui è impossibile fare a meno.

  1. Il titolo

Semplice e diretto, deve riassumere il cuore della notizia, far capire chi è che la sta dando (nome dell’azienda). Non troppo breve ma neanche troppo lungo. Utilizzate sempre la forma attiva, mai passiva (Apre a Milano la nuova sede di Altramara e non “ha aperto” o “nuova apertura”). È un titolo, non uno slogan pubblicitario né un payoff.

  1. L’occhiello

È più di un sotto titolo ma meno di un riassunto. È una frase di senso compiuto che completa quello che viene annunciato nel titolo e fornisce le informazioni principali.

  1. Il corpo del testo

Deve iniziare sempre con il nome della città dalla quale si “lancia” il comunicato (può essere la sede dell’azienda) e con la data. Lo stile del comunicato stampa (impostato-formale-giovanile-simpatico) dipenderà dal tipo di evento e dall’azienda/ente. Rifletterà sicuramente lo stile e la cifra dell’azienda, e, soprattutto, lo stile che avrà l’evento, il servizio o il prodotto di cui si sta parlando. Questo è il momento dove dare tutte le informazioni secondo le famose 5 W della comunicazione (who, what, when, where, why).

Verso la metà è bene inserire alcune dichiarazioni dell’azienda attraverso una o due frasi del portavoce della stessa o del CEO o del responsabile di turno (“La nuova sede – racconta Luca Baldi CEO & Founder di Altramarca – sarà uno spazio moderno e dinamico dove coltiveremo la nostra migliore materia prima: le idee!”).

  1. La chiusura

In chiusura è bene ricordare i contatti principali mail e telefono (non ne abusate! Basta un solo indirizzo e-mail e un solo numero di telefono) insieme al sito e ai canali social (quelli attivi per favore, non quelli che non aggiornate da mesi, altrimenti vanificate tutto lo sforzo di darvi una veste professionale). Se c’è (e magari siete voi) inserire anche nome e cognome dell’addetto stampa o del responsabile della comunicazione (non del marketing perchè questo non è marketing in senso stretto ma comunicazione istituzionale o, se vogliamo essere pignoli, relazioni istituzionali).

 

EP

Scopri come inviare un buon comunicato stampa.

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